venerdì 15 febbraio 2019

AMORE È POESIA

LA NOTTE

Quando l'oscurità avanza 
E le stelle dominano il cammin del cielo,
Il sole va in vacanza 
E la luna stende il suo scuro velo.
Sta arrivando funesta
L'ira di una tempesta di silenzi,
Che avvolge con freschezza e morbidezza 
Ispirando al sogno più bello,
Allontanando le ore piene di amarezza 
Coprendo tutto con un blu pastello.

Laura Alberico e Jessica Xie




"Un cuore è una ricchezza 
che non si vende e non si compra:
Si dona"


Veronica Giuliani 



COME AVERE LE ALI...

L'amore è un bisogno, una necessità.
L'amore è un sentimento che trasforma, 
che rende il mondo più bello di quanto abbiamo sempre sognato. 
Quando ci innamoriamo, pensiamo a noi, 
a cosa accadrà dopo, 
A come staremo dopo, 
quali sensazioni avremo. 
L'amore porta lontano, 
È come avere le ali,
come volare per la felicità,
lontano dalle persone che non lo considerano tale. 
Ama te stesso, 
Ama con tutto te stesso, 
Ama semplicemente 
perchè l'essenziale è invisibile agli occhi, 
l'amore è un "gioco", 
Quindi se vale la pena rischiare
Io mi gioco anche l'ultimo frammento di cuore per te. 
Ama, 
Sii felice e spensierata, 
Io l'ho fatto, 
perchè mi sono innamorata, 
Innamorata di te! 

Veronica Giuliani  







A TE CHE STAI SOFFRENDO...LETTERA

Ciao Anna,
non ti riconosco più, vorrei aiutarti, troverò un modo per farlo.
Hai 13 anni, dovresti viverli con tanta di quella spensieratezza, dovresti parlare delle tue prime cotte, essere serena e gioiosa come lo eri un po' di tempo fa….
Eri avventurosa, coraggiosa, è cambiato tutto… 
vorrei tornassi quella di prima.
Io so però quello che ti succede e so che è difficile tornare l'Anna di prima, io però mi sento in dovere di aiutarti o di darti consigli.
Non dormi, non dormi perché hai un'ansia assurda addosso a causa delle pressioni continue da parte dei tuoi, anche se è solo uno dei tanti motivi. 
"Anna muoviti", "Anna questo è sbagliato", "Anna non fai mai la cosa giusta"; ti dicono i tuoi e so che questo è solo l' 1% dei tuoi problemi …
Ti senti sola e inutile e tutto quello che fai non è giusto.
Chissà Anna perché pensi questo.
Devi essere a posto con te stessa Anna, non con gli altri.
Oltre al non dormire, non mangi neanche più, ho paura che tu possa finire all'ospedale.
Neanche a scuola va bene, me lo hai raccontato.
Ti dicono "sgorbio" , "cesso a pedali" , "devi morire",  è pesante…
Però rifletti, quando da grande tu starai facendo il lavoro dei tuoi sogni, avrà importanza il loro parere?
Tua nonna è malata, presto si dimenticherà di te a causa della sua malattia, i tuoi due nonni non ci sono più e ti mancano, lo so che ti mancano.
Uno di loro è morto quando avevi 6 mesi, 3 giorni prima di Natale, l' altro quando tu avevi 7 anni, ma era malato, lui non parlava.
So che soffri, non vuoi subire un' altra perdita.
Non è bello sentire gli altri parlare di te quando tu sei dietro a loro e ne sono consapevoli.
Ricorda quello che ti ho detto prima, forse adesso il loro parere avrà un minimo di importanza ma nel futuro quanto conterà il loro parere?
Non so quanto possa esserti stata d' aiuto cara Anna, ma io so che prima o poi tornerà la mia Anna.
                                                                                Alessandra Berardi 





Cara Charlotte, 
Ho provato a starti a fianco nonostante la grande distanza, ma tu hai ceduto nonostante io ti avevo chiesto per favore di non farlo. Ti avevo pregata di non farlo, eri troppo importante per me.
Ricordo come fosse ieri quell'8 dicembre del 2017, quel giorno.
Il giorno che entrambe aspettavamo da 6 mesi, il giorno in cui ci siamo abbracciate, il momento in cui per la prima volta ho sentito la tua voce dal vivo e non attraverso un telefono, il giorno in cui ho visto il tuo viso realmente e ho accarezzato i tuoi capelli ricci e lunghi. Ricordo esattamente quel piccolo secondo di eternità in cui ci siamo abbracciate e siamo cadute a terra come delle sceme, ma questo lo hanno pensato le persone che ci hanno visto, quello era il nostro momento, dopo sei lunghi e pesanti mesi ti avevo incontrato.
E ora sono rimasta da sola qui sul mio letto a piangere per quello che è successo. 
Non ho mai voluto che il 2019 arrivasse, gennaio, quest'anno è iniziato proprio male.
Ieri pomeriggio accendo la tv ed esce il notiziario speciale, ragazza trovata morta, e quando ho sentito il tuo nome sono scoppiata in lacrime, mia mamma che corre da me e mi chiede cosa fosse successo e io le spiego.
Sono ancora con le lacrime agli occhi mentre ti scrivo questa lettera e sono ancora più triste perché so che non la leggerai mai.
Domani verrò, ci sarò, sarò al tuo funerale e anche se mi fa male, un male atroce dirlo.
Le domande sono tante, avevo ancora tante domande da farti, dovevo ancora conoscerti bene. Io non ti conoscevo, altrimenti avrei saputo che sarebbe potuto succedere ma probabilmente non gli ho dato peso.
Rileggere tutte le chat mi fa male.
Rileggere tutti quei problemi che mi scrivevi a cui, sì, ho dato delle soluzioni senza dargli mai dato tanto peso, e mi dispiace perché mi sento in parte colpevole perché ero una delle uniche persone che era a conoscenza di alcuni dei tuoi problemi.
Ma la domanda più difficile è: perché eri lì vicino a quel centro commerciale e non eri in qualche altro posto?
Ho riflettuto questa notte e sono arrivata a una specie di conclusione, anzi più che altro mi sono ricordata di un dettaglio importante di quell'8 dicembre 2017.
Ci siamo abbracciate in quel centro commerciale, ed ora non so se essere un po' più sollevata e serena, perché probabilmente mi hai pensata e hai pensato ad un momento felice prima di morire.

Con affetto Diana 

Diana Cuculo

LUI È LA PIOGGIA MA...


"Lui è la pioggia ma
tu preferisci bagnarti 
e non andartene..."


So già che ti perdo
Il bicchiere mezzo pieno
mi diventa mezzo vuoto
Io potrei darti il cielo
Ma ti lascio mezza foto
E mezzo il mio ego
forse mezzo che non voglio
Ma ti amo quando bevo
e ti odio se son sobrio.
E io ti chiedo scusa sì
Mi chiedi: "ma per cosa?"
Ti uso come musa
perchè sei pericolosa.

Diana Cuculo  



SEE YOU AGAIN... 




I colori che riempiono un foglio di quaderno, diventano voce dell'anima, stato d'animo, emozione....  

 
Alessandra Berardi

domenica 10 febbraio 2019

PERCHÈ SANREMO È SANREMO

Sanremo è un po' il termometro delle emozioni, ci siamo cresciuti tutti, chi più chi meno, con le canzoni del Festival a farci compagnia. Sanremo é stato il palco dei fiori, dei talenti, delle giovani promesse, delle polemiche, delle lacrime, dei commenti, delle foto in bianco e nero e ora a colori, dei big e delle gaf, dei cd venduti e delle classifiche che ora vanno sul mondo veloce di youtube e spotify.
È bello vedere l'emozione sui vostri volti, l'entusiasmo di Veronica per la canzone di Irama, la dolcezza di Michela per la canzone di Cristicchi, o quella di Irene, l'unanime plauso ad Ultimo, anche di chi quando sente Sanremo storce il naso e dice è ormai un paese per vecchi. 
Vi ho chiesto di commentare Argentovivo di Daniele Silvestri, un grido d'aiuto e denuncia sociale, forse perchè dietro i vostri smartphone e tablet e banchi e zaini colorati c'è sempre qualcosa di più, che è come dire, nella fragilità dei nostri tempi che dimentica sempre più l'uomo, "Abbi cura di me". 


"Ho sedici anni
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
Nessun reato commesso là
Fuori
Fui condannato ben prima di nascere
Costretto a rimanere seduto per ore
Immobile e muto per ore
Io, che ero argento vivo..."

Agentovivo, di Daniele Silvestri e Rancore


Il testo della canzone "Argento vivo" di 
Daniele Silvestri, racconta la vita dal punto di vista di un adolescente che non si sente libero quando sta a casa o a scuola. 
Infatti definisce questi luoghi come un "carcere", per una persona tanto vivace come lui, dice che è stato condannato anche senza aver fatto niente. 
Incolpa gli adulti dicendo che lo hanno preso da bambino, e lo hanno messo davanti a uno schermo, ed ora conosce solo il mondo virtuale, lui che poteva dare tanto nel mondo vero. 
L' autore indica la Terra come un "mondo vampiro", poichè pensa che questo gli risucchi la linfa vitale, proprio come un vampiro. La sua visione della vita è molto pessimista, questo lo possiamo capire nell'intero complesso del testo, ma più in particolare dall'ultimo verso che recita:
"Se c'è un reato commesso là fuori / è stato quello di nascere", così si capisce che il protagonista è qualcuno che pensa al suicidio, qualcuno che non ha fiducia nella vita, nell'organizzazione sociale e nemmeno in se stesso.
La canzone ha due scopi principali, il primo è quello di denunciare i genitori che danno ai figli, nei loro primi anni di vita, aggeggi tecnologici come telefoni, tablet e computer, infatti, così facendo, non danno loro la possibilità di conoscere bene il mondo vero e le persone reali, la seconda invece è quella di descrivere come si sente un adolescente intrappolato a scuola.
Penso che questa canzone sia molto significativa, e descrive bene i sentimenti tipici degli adolescenti anche se l'autore non è uno di questi. 
Inoltre apprezzo molto lo scambio di voce nella parte finale della canzone, perchè è come se la sua voce interiore, ricolma di rancore, iniziasse a parlare. 

Jessica Xie 


 


Abbi cura di me

Simone Cristicchi ha scritto questa canzone valorizzando la fragilità che ogni persona, anche solo per un po’, possiede. La fragilità che ognuno possiede può essere palese oppure esistono anche persone che riescono a nasconderla,  ma è giusto ed opportuno precisare che in entrambi i casi possedere fragilità non vuol dire per forza possedere una debolezza. Possedere fragilità vuol dire anche, ad esempio, emozionarsi e non aver paura di mostrare al mondo le proprie emozioni. 
Questa canzone vuole cercare di dirci: “Dai valore ad ogni cosa che fai e vivi ogni attimo come fosse l’ultimo”, “ama quello che fai” e soprattutto “perdona te stesso, perdonati per le cose che a tuo parere sono sbagliate, perdonati perché delle volte avresti preferito rimanere insieme ad un amico piuttosto che da solo, perdonati per quelle volte in cui avresti voluto presentarti agli altri più estroversa che introversa”, come nel mio caso, non riesco a perdonarmi il fatto di essere così introversa, cioè non riesco a legare con le persone molto facilmente e questo, sommato ad altri fattori, mi porta ad insicurezza ed inadeguadezza, togliendo valore ad ogni cosa che faccio e chiudendomi ancora di più in me stessa. 
 Michela Di Nardo

"Adesso chiudi dolcemente gli occhi 
e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo..."